10 novembre 2012

Money is the anthem Of success. Do you speak fashion?




Do you speak fashion? Ma anche no, dico io. Siamo arrivati al limite.  Ora, non so se sono io che sono diventata molto antipatica o sono gli altri che esagerano. Ci sta che Anna Dello Russo intervalli una parola in italiano e una in inglese senza un senso apparente, ma che tutti lo facciano mi sembra un po' eccessivo. L'abuso di parole come chic, fashionable, amazing, cool, strong, outfit, mood, attitute e chi più ne ha più ne metta, mi sta davvero dando sui nervi. Guardo Real Time e mi trovo Carla Gozzi e il suo Guardaroba perfetto, sì per mia nonna. Insomma ma chi è quella sarta che ridà "nuova luce" a quei poveri abiti che nulla avevano fatto di male, se ne stavano li nell'armadio teneramente accasciati al legno. 


Ma vogliamo parlare di queste blogger super poraccissime ( da notare il superlativo ) che proprio non riesco più a mandar giù?? No parliamone. Blogger che si credono di essere "la nuova Wintour de noartri". Non so se avete notato ma da quanto i brand hanno iniziato a collaborare con i blogger , questi ultimi hanno talmente innalzato la loro autostima che oramai non scrivono più post o comunque non parlano più di argomenti decenti. Le blogger quelle vere, quelle che stimo seriamente per la loro carriera e la dedizione che mettono in ciò che fanno, sono davvero poche e potrei anche fare nomi e cognomi se volete , aggiungendo anche una motivazione, blogger italiane e non. Lasciatemelo dire quelle escluse sarebbero moooooolte ma che dico molte, moltissime, compresa me credo.


Il fashion blogger è un personaggio di passaggio come tanti altri nel mondo televisivo o mediatico che scompariranno velocemente così come sono nate. Ma questa è una solfa che ho già fatto, inutile lamentarsi quando tutti hanno gli occhi foderati di prosciutto. L'argomento di oggi erano le parole fashion. Il fatto che mettiate parole "difficili" o che sentite in tv nel vostro discorso quando parlate di "moda" non fa di voi una persona che realmente sa di cosa sta parlando. 


Quindi vi prego, evitiamo di farci sanguinare le orecchie utilizzando aggettivi a caso per descrivere una sfilata...
"la donna Armani è strong, power ma nello stesso tempo rimane chic nel suo attitude". 
Ch..ch..che cosa?? Ma dove sono finite le persone del settore preparate, che spiegano il taglio, l'impiego dei tessuti e l'ispirazione iniziale della collezione. 
La moda è arte e cultura non una presa in giro, un circo in cui tutti possono salire sul trapezio perchè tanto sotto poi c'è la rete che ci salva il culo.

Torniamo quindi a dare a Cesare quel che è di Cesare. Gente là fuori si spacca il c**o , le pupille davanti al pc per fare ciò che altre persone fanno con molta superficialità e senza un minimo di professionalità. Sevi sentite toccati da questo post, sono felice. Io mi sono fatta un mio esame di coscienza, è arrivato anche il vostro momento, forse non tutto quello che abbiamo è meritato. Ma il mondo va così, dobbiamo farci l'abitudine. Come dice la mia Lana Del Rey 
"Money is the reason,We exist. Everybody knows it, It's a fact. Kiss, kiss."

xoxo Audrey





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3 commenti:

  1. hai molta ragione .. anche se ammetto che anch'io mi sono fatta prendere dal linguaggio inglese .. non tanto ovviamente anche perchè non lo so l'inglese ma uso molto outfit e chic .. però quello che hai scritto mi è piaciuto molto .. baci

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  2. Totalmente d'accordo con te! Ok, l'inglese è la lingua internazionale, ma perchè doverne abusare in questo modo? L'ultimo termine che sto vedendo spopolare è BROCHE (in questo caso parola francese, ma il concetto resta lo stesso). Perchè non dire semplicemente spilla?! Forse perchè, dicendo "spilla", si pensa a quel gioiello un po' antico che si metteva la nonna sul maglioncino infeltrito, cosa decisamente poco glamour, mentre dire "broche" dà subito un'aria più moderna e fashion (e fa vendere di più)! Eh, il potere della parola..! :) Baci!

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  3. Io penso che ognuno è libero di fare ciò che crede. Il blog è uno spazio riservato e personale, se uno decide di condividere la propria vita con il resto del mondo, lo deve fare come meglio crede! Se uno apre un blog, ci scrive tutto ciò che gli pare dato che è libero di farlo :) Penso che non tutti lo creino perchè vogliono arrivare ad uno scopo, cioè è quello di farsi sponsorizzare dai brand, dato che non è cosi facile come sembra! Vedila anche da un altro lato, cioè che il blog è uno spazio dove ci si può esprimere, parlare di se e condividere il proprio mondo! Quindi criticare le persone per come parlano non mi sembra tanto giusto!(parere personale) ciao.

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